🌱 Prologo
Ciao!
Ecco all’ultimo lunedì martedì lavorativo dell’anno. Tempo di prendere un po’ di fiato, magari abbracciare la famiglia per chi si trova lontano e fare un po’ di bilanci (oltre che qualche regalo, magari evitando di ridurmi all’ultimo come ormai da tradizione).
Ma le vacanze sono anche un ottimo momento per:
avere cura di, abbellire e rendere magico ogni momento. Per esempio quelli in cui costringete tutte le persone che conoscete a iscriversi alla newsletter approfittando del loro abbiocco post prandiale e cliccando qui:
📃 In questa puntata
Le ultime settimane di nulla
L’unico bilancio del 2023
Logo: forse ci siamo
Call per contest, offerte di lavoro e succosi extra
🪴 Cara Foresta
So che il titolo di questo post può sembrare un po’ depresso, ma il fatto è che le ultime due settimane sono passate lente, molto lente.
Percepisco in amicə e colleghə la voglia di andare in vacanza e riprendere le attività dopo l’epifania. Così sarà probabilmente anche per le mie questioni lavorative. Qualcosa si è mosso ma ci sono dei tempi fisiologici da aspettare, per cui continuo a seminare sperando di poter iniziare a raccogliere qualcosa già al rientro dalle (stavo per scrivere ferie ma sono un freelance mi sono ricordato che per me quella parola non ha senso) vacanze.
Per cui ho avuto e continuo ad avere del tempo libero per me stesso, i miei hobby, la cura della casa e, soprattutto, a far finta di dedicarmi davvero a queste cose mentre sono perso nello scrolling infinito (che è anche il titolo di una newsletter che non ho mai avuto la voglia il tempo di leggere).
Nella mia breve vita da freelance questi vuoti mi sembrano in parte un fenomeno naturale, in parte dovuti a un’attività di semina (rimanendo nella metafora) che probabilmente negli scorsi mesi è stata un po’ carente. Lezione imparata, però mi sono accorto di una cosa: battute a parte, ho qualche difficoltà ad affrontare questo vuoto, a starci e a provare a riempirlo di cose mie, stimoli, attività personali e rilassanti. Niente di soverchiante, ma mi piacerebbe saperlo affrontare meglio.
Per questo mi piacerebbe sapere da voi se avete o avete avuto esperienze simili, periodi di piena seguiti da periodi di vuoto, e come li avete gestiti. Accetto suggerimenti, trucchetti e caramelle.
Prima di andare avanti, però, abbiamo una cosa in sospeso:
Il logo
Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio (per chi se lo fosse perso, potete trovarlo qui nella scorsa puntata):
Da cui si possono dedurre due cose:
Luca è molto bravo
Mi sembra che non vi fidiate molto delle mie doti di creatore di loghi
Sono molto offeso.
Per questo ho smanettato un po’ di nuovo e ho delle nuove creazioni da sottoporvi. Vi metterei di nuovo il logo di Luca ma in primis guardate il punto n. 3 sopra, e poi quel logo era uno screenshot ha una filigrana, perché Luca è bravo e mi vuole bene, ma non così tanto da pagare un sito per ottenere un logo.
Ecco qui: numeriamole da sinistra a destra da 1 a 3.
Mi sto divertendo a creare questi loghi, però forse la sto tirando anche un po lunga, per cui vediamo di chiuderla entro la fine dell’anno:
Per oggi i miei sproloqui finiscono qui.
Spero passiate delle buone vacanze in cui, dato che avete tempo, potreste riascoltare o - se siete nuovə - recuperare le puntate del podcast Co.Scienza con me come co-conduttore, ve le metto qui:
Noi ci risentiamo attorno all’8 o al 9 gennaio. Un abbraccio,
Nicola
🦉 Il conto della Foresta
Nel momento in cui invio questa e-mail, a riceverla siete 520.
Il 19 dicembre 2022 fa eravate poco più della metà. Questo è il miglior bilancio di fine anno. Grazie.
🌳 Le cose serie
🎪 Eventi
A Torino, il Politecnico organizza una serie di incontri dal titolo Narrare la crisi climatica
Sempre a Torino, e online, tutti i giovedì continuano gli incontri di GiovedìScienza
Aperta la call for proposal del Festival della Scienza di Genova 2024
👩🏽🎓 Formazione
Online, ci si può ancora iscrivere alla Factory di divulgazione scientifica
Ogni tanto scopro che esiste un master in comunicazione scientifica, magari da anni, di cui non ero a conoscenza. Tipo questo qui tutto online
🏅 Concorsi e premi
Le candidature per il Vallisneri Photo Contest rimangono aperte fino al 15 gennaio 2024
Un sacco di concorsi fotografici: infatti è possibile partecipare anche al Wiki Science Competition 2023
Ecco chi ha vinto il Premio di Divulgazione scientifica Giancarlo Dosi
💵 Opportunità di lavoro
L’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta ha indetto 4 borse di studio per attività di didattica e divulgazione (secondo periodo)
A Trieste, la SISSA (❤), ha pubblicato due bandi interessanti: uno qui e l’altro qui (scadenza il 2 gennaio)
Pleiadi è alla ricerca di explainer per progetti educativi e per attività di divulgazione scientifica
International
L’European Southern Observatory (ESO) offre sempre (scadenza il 31 dicembre) un tirocinio in comunicazione della scienza e uno come Science Presenter a Garching (vicino Monaco)
A Berna, Emtex Life Science accetta candidature come Senior Medical Writer
Sono aperte le applicazioni per il FRONTIERS Science Journalism Residency Program
🐛 Extra
Medicina e zoologia come vengono affrontate sulla stampa? Scommetto che una mezza risposta ce l’avete già.
Nuovo numero di Swipe SciComm
Nuova masterclass gratuita di The Open Notebook: How to Own a Science Beat (in fondo alla pagina)
A Trieste verrà costruito un Nautaverso?
Consilience 15: This issue features poetry and art from across the world that explores the scientific topic of ‘Time’.
🍃 Per oggi è tutto. Ci risentiamo tra due settimane. Ciao!
🐝 Anche questa uscita della newsletter è stata riletta e corretta da Giorgia Mocilnik, se sono presenti degli errori sono dovuti esclusivamente a mie aggiunte all’ultimo.
🗣️ Ehi tu!
Se le informazioni raccolte in questa newsletter ti hanno aiutato a trovare uno spunto, un’idea o addirittura lavoro, fammelo sapere! Essere utile è lo scopo principale di questa newsletter e saperlo e mi da spinta per continuare.
🍂 Grazie per aver letto la Foresta. Se ti è venuta in mente una persona che proprio non può perdersi questa newsletter sai già cosa fare, ma te lo ripeto comunque.
Se invece sei tu ad averla ricevuta e vuoi iscriverti, puoi star certə che nessuno ti fermerà. Clicca qui:
Ciao! Sono freelance dal 2012 e, lo specifico, non è stato per scelta né per amore, anche se quello è venuto dopo: ora non potrei più vivere la mia vita professionale se non da lavoratrice autonoma. Cartellini? Pfui! Fogli ore da riempire? Macché! Freelance e felice, anche se come in tutte le cose non è sempre e comunque una meraviglia.
Ho imparato, nel corso del tempo, che è la regola, non l'eccezione (né la caratteristica degli inizi), il fatto di sperimentare un altalenarsi di momenti di grande attività, talvolta persino eccessiva, a fasi di stallo in cui sembra che non lavoreremo mai più. Forse è persino fisiologico, forse qualcuno dovrebbe mettersi ad affrontare la questione da un punto di vista più rigoroso, non lo so...
Ma in ogni caso, sai cosa faccio adesso quando percepisco i primi segnali dell'inizio di una fase di stallo? Banale, ma essenziale e, soprattutto, efficace. Mi trovo delle cose da imparare, come se, tra un lavoro e l'altro, tornassi a scuola. Ti faccio degli esempi: nelle ultime settimane, complice anche un blocco alla schiena che mi ha costretta a prendere un po' di respiro, ho ripreso a studiare il tedesco con continuità. In passato, in momenti analoghi, ho imparato a usare Wordpress al di là delle attività più banali (cosa che mi ha poi aiutato ad avere dei lavori di scrittura pagati, perché oltre a scrivere i contenuti so come funziona il backend di un sito); ho seguito dei corsi sul linguaggio inclusivo (utilissimi quando mi sono trovata a riflettere su come scrivere i testi del programma dell'ultimo Festival della Scienza di Genova); ho iniziato a trastullarmi con discipline che non conoscevo come le neuroscienze (argomento su cui poi, anni dopo, ho scritto un libro).
Non dico che sia facile, perché l'ansia del "oddio, non lavorerò mai più" viene sempre (fattene una ragione!), però oggi, se non altro, quando la sento arrivare la dirigo verso qualche attività che ritengo utile - senza contare che, come effetto collaterale, avendo riservato del tempo a qualcosa di "lavorativo", o comunque di attinente alla sfera lavorativa, ritrovo il piacere delle attività extra-lavorative e dei passatempo.
Se non ti vengono idee, puoi sempre iniziare con l'impostare dei numeri "speciali" della tua newsletter, in cui affronti dei temi specifici - ti verrà sicuramente utile quando, tra qualche settimana o qualche mese, ma sicuramente nel breve termine, sarai talmente oberato di lavoro che non troverai nemmeno il tempo di respirare :-)
Eva